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di Rosella Denicolò

Cosa ci raccontano i bambini quando ancora non parlano? Cosa esprime il loro pianto, quale emozione? C’è una storia che stanno raccontando o è solo un pianto che esprime un bisogno? Guardare il neonato o il bambino con queste domande aperte, con la curiosità di capire il suo linguaggio è il primo passo per entrare nella dimensione del Baby Body Language.

Il Baby Body Language (BBL) è un linguaggio corporeo neonatale che racconta la storia prenatale e di nascita. Lo studio di questo linguaggio universale si è sviluppato nell’ambito della Psicologia Prenatale e di Nascita, soprattutto grazie alla ricerca di Karlton Terry e alla convinzione che le esperienze che abbiamo vissuto durante la gravidanza e il parto influiscono sulla nostra personalità. L’osservazione diretta dei bambini, la conoscenza del processo del parto dal punto di vista del prenato, la consapevolezza che esistono memorie implicite non verbali che risalgono addirittura al concepimento: tutti questi fattori sono alla base della Psicologia Prenatale e del BBL.

Perchè è così importante conoscere il linguaggio corporeo neonatale?

Conoscere il Baby Body Language permette di entrare in empatia con i bambini e di accogliere quei momenti difficili e spesso spaventosi del loro viaggio di nascita. Accogliere la loro storia permette al neonato e al bambino di sentirsi riconosciuto e accolto a un livello profondo. Questo permette di lasciare andare quegli schemi emotivi, quelle tensioni correlati alle esperienze precoci e essere pienamente nel corpo.

Il lavoro del practitioner IBT riguarda le memorie implicite e preverbali. Potrebbe per esempio esserci una memoria di come il prenato è rimasto incastrato durante la nascita, una memoria che si fa sentire con un senso di pressione a un lato della testa. Il bebè potrebbe toccarsi in quel punto più e più volte. E mentre fa questo potrebbero esprimere, attraverso il pianto, una emozione, per esempio tristezza o paura o rabbia. Lo chiamiamo pianto di memoria: il bambino sta ricordando una sua esperienza e, allo stesso tempo, la sta sentendo.

IL BBL E’ RICONOSCIBILE ANCHE NEGLI ADULTI

La stessa cosa è vera anche per gli adulti: alcune esperienze precoci sono ancora attive in noi stessi. Quando esploriamo questo lavoro con gli adulti vogliamo veramente capire come queste memorie sono trattenute nel corpo, così che possiamo connetterci a quelle esperienze e dare un senso a quello che accade. Spesso la storia che ci raccontiamo è molto diversa da quella che il corpo conosce. E quando una persona ha la possibilità di ri-sperimentare quella memoria corporea, può iniziare a trovare dei significati importanti e creare una coerenza dove prima c’era confusione.

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